I motivi principali a sostegno del NO

L’iniziativa «200 franchi bastano!» vuole imporre alla SSR un drastico ridimensionamento, compromettendo così il nostro accesso a informazioni indipendenti.

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In tempi di crisi servono media forti

L’accesso a informazioni affidabili è indispensabile per la sicurezza della Svizzera. In un contesto di instabilità politica mondiale, la SSR è in grado di informarci in modo attendibile sulle situazioni di emergenza. Non possiamo e non dobbiamo mettere a rischio tutto questo!

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Un’azienda meiatica per TUTTA la Svizzera

Grazie alla SSR, tutte le regioni del Paese dispongono di una emittente televisiva e radiofonica. RSI, SRF, RTS e RTR informano anche dove gli altri media sono ormai quasi assenti. Una SSR forte va a vantaggio delle persone che vivono nelle regioni periferiche di tutto il Paese.

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La SSR ci protegge dalla disinformazione

La SSR è in prima linea nella lotta contro la disinformazione. Essa ci presenta fatti verificati e dispone di una rete di corrispondenti che si accertano sul posto della veridicità delle informazioni. Come Paese democratico, avremo bisogno anche in futuro di un’informazione forte e credibile.

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Indipendenza dal numero di clic e dagli interessi privati

Il canone è importante: è grazie ad esso che la SSR può informare in modo libero. Non deve tenere conto degli interessi di un proprietario privato né basarsi sul numero di clic. Ciò rende possibile un giornalismo indipendente e al servizio del pubblico, che informa invece di vendere.

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Un canone ridotto porterebbe a tagli drastici

La SSR ha già avviato un programma di risparmio e una riorganizzazione su larga scala. L’iniziativa costringerebbe l’azienda a ridurre ulteriormente la propria offerta. Molti programmi apprezzati, come la serie «Tschugger – Sbirri», documentari di approfondimento o popolari trasmissioni sportive in diretta non potrebbero più essere prodotti. La cultura e lo sport svizzero perderebbero una piattaforma importante.